

Secondo
noi
...
VANO DI CARICO
✔
CONSUMO
✔
Guidabilità
✔
COMFORT
✔
EMILIANO BERNOCCHI
(Costruzioni in legno) - Azienda: Studio Stalletti Tetti
“Il posto di guida è
molto alto e consente di tenere
sotto controllo tutto quello che
succede davanti e intorno.
Si può
caricare di tutto, anche al limite della
portata non dà segni di cedimento e il
motore spinge senza problemi. Lo sterzo è
molto sensibile e permette di parcheg-
giare con facilità e di affrontare
anche le strade più tortuose
in sicurezza.”
27
Il mio furgonE
prezzo
f
29.050
alimeNtazione
DIESEL
vano di carico
10,8 m
3
Alimentazione
TURBODIESEL C.R.
Cilindrata (cc)
2286
Potenza max (CV/giri)
146/3500
Coppia max (Nm/giri)
350/1500
Trazione
posteriore
Vel. max (km/h)
N.D.
Consumo (l/100 km)
7-7,8
S
i è meritato l’ambito titolo di “Inter-
national Van of the Year” per il 2015
e punta a ristabilire la sua suprema-
zia nel settore dei van “pesanti” con telaio
a longheroni e trazione posteriore. Il best
seller torinese è cambiato nel muso, nei
formati, nelle parti meccaniche e di quelle
strutturali all’insegna di una sostanziosa
e sostanziale riduzione della tara, a tutto
vantaggio della portata utile. è nuovo an-
che nelle volumetrie, che oggi vanno da 7,3
a 19,6 metri cubi sulla base di 5 lunghezze,
3 interassi e 3 altezze.
IL PIù POPOLARE
Visto che in Europa il 38% dei maxi-van
è venduto nelle versioni con capacità di
carico da 9 a 11 metri cubi, abbiamo voluto
provare il Daily L2H2, con il più potente dei
propulsori da 2,3 litri di cilindrata, quello
dotato di turbina a geometria variabile e
146 CV. Va detto anche che il formato L2H2
è quello che ha beneficiato del maggior
incremento del volume destinato al carico;
il passo è stato allungato rispetto alla
precedente generazione fino a 3.520 mm
e la lunghezza è salita a 556 cm, mentre la
lunghezza di carico è passata arrivata 3.130
mm. Ne deriva un valore record di efficienza
statica: 0,57 (5,56 metri di lunghezza contro
10,8 metri cubi di volume di carico). Come
da tradizone anche la maneggevolezza non
è male: il furgone L2 ha bisongo di 11,9 me-
tri per invertire la marcia (tra marciapiedi),
mentre i fratelli minori L1 si accontentano
addirittura di soli 10,5 metri.
SALITI IN CABINA
È il momento di salire a bordo, il Daily si
presenta rinnovato e sembra essere stato
riprogettato avendo in mente una monovo-
lume. La qualità delle plastiche all’interno
è decisamente migliorata, la plancia è
simmetrica e i comandi sono stati riposi-
zionati in modo più ergonomico. La leva del
cambio è vicina al volante, così da essere
facilmente raggiungibile dall’autista che
non urta l’eventuale passeggero seduto
al centro, quando inserisce la seconda, la
quarta o la sesta. Devioluci e tergi sono ge-
stiti dalle tradizionali due levette sul pianto-
ne dello sterzo (regolabile solo assialmen-
te e non in altezza, peccato!), i comandi
secondari sono posti sopra l’alloggiamento
della radio e sotto le manopole della
climatizzazione. Da segnalare in particola-
re il tasto “E” (ecoswitch), premendolo si
introduce una logica di gestione orientata
all’economia di carburante, che abbassa
i consumi, anche se sacrifica un po’ di
coppia e di potenza e riduce lievemente la
velocità massima. Il volante, per i Daily più
ricchi, prevede i comandi remoti della radio
e del Bluetooth sotto le razze superiori:
somiglia molto a quello del nuovo Ducato.
Sul lato sinistro del piantone dello sterzo,
c’è la levetta del cruise control: non molto
intuitiva ma utile per guidare in modo più ri-
lassato, consumando meno. Molto ricca la
strumentazione, tutta analogica: tachime-
tro, contagiri, indicatore del livello del ga-
solio (70 litri di capacità per i motori di 2,3
litri) e termometro dell’acqua. In definitiva,
la cabina è ampia e ospitale anche per tre
persone; è migliorabile però il posto guida,
per via del volante con limitate possibilità
di regolazione.