

8 - ATHAME
Festa neopagana
Come in tutti i periodi di passaggio e
quindi di incertezza e di crisi, il confine
tra i mondi, quello umano e quello ul-
traterreno, si assottiglia.
Nella Wicca e in altre tradizioni del
paganesimo contemporaneo Samhain è
anche l’inizio del nuovo anno ed è nel
momento di transizione tra un anno e
l’altro. Le porte del mondo ultraterre-
no si spalancano dando la possibilità a
coloro che non sono più tra di noi di
tornare. In questo modo Samhain è “da
una parte un momento per propiziare il
corso positivo degli eventi, per divinare
ed entrare in comunione con i morti,
e dall’altra una festa dove mangiare e
bere in abbondanza e per sconfiggere
e fronteggiare con l’affermazione della
vita e della fertilità, l’oscurità che si fa
più vicina.”
Il senso della festa
Nella vita di tutti giorni il contatto con il
morto è vietato, mentre in questa notte
è possibile lasciare anche un posto vuo-
to a tavola, segno che il defunto potrà
sedersi accanto ai vivi, ritornare alle sue
abitudini. Questo contatto con la morte
deve però essere profondamente riequi-
librato con l’esplosione della vita che è
rappresentata dall’abbondanza di cibo,
dai giochi della festa, e alle nostre lati-
tudini dal vino novello (numerose sono
ancora oggi in questo stesso periodo le
sagre dedicate a questo vino).
Ingresso negli inferi
Per la Wicca la dea ha completato la sua
discesa nel mondo infero, i cancelli del
regno degli inferi si aprono per acco-
glierla come ci narra la leggenda della
discesa della Dea, e aprendosi lasciano
che le anime siano libere di girare per
il mondo. Essa si unisce definitivamente
al Signore delle Ombre e assume il suo
ruolo di Regina del Mondo Infero por-
tando al contempo anche laggiù la sua
primavera. I wiccan affrontano questo
passaggio in modo attivo, chiamando
a sé gli spiriti amichevoli e provando a
contattare amici e parenti trapassati at-
traverso per esempio la visione nel fumo
del calderone , anche se ad ogni coven è
lasciata una grande libertà relativamente
ai metodi che possono essere utilizzati
per avere una visione di un proprio caro,
spesso limitata all’evocazione consape-
vole del suo ricordo. Questo contatto
non è una prescrizione, ma una possi-