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Ancoraggio alto
- In questo caso la
scelta di questo ancoraggio è più pro-
blematica, ma non è detto che non sia
funzionale. Intanto il dito di riferimen-
to sarà il medio posto all’angolo della
bocca. Sicuramente è quello ideale,
usato da molti arcieri provetti, perché
alle corte e alle medie distanze potrà
esserci sempre un punto di riferimen-
to dentro la sagoma, ma per arrivare a
colpirla poi alle lunghe distanze, occor-
rerà molta potenza, fra le 40/50 libbre.
Per un neofita che manca di controllo
e fisicità, per ora queste potenze sono
vivamente sconsigliate.
Per ora andrà benissimo l’ancoraggio
medio, fra qualche mese sarà possibile
ragionare in modo diverso.
Tiro con l’arco da molti anni, ora mi
sono resa conto che ho un brutto vi-
zio ed è quello di stringere l’arco nel
momento in cui rilascio la corda e
questo ne disturba la corretta traiet-
toria della freccia, ma oramai sem-
bra sia un riflesso acquisito e non ri-
esco a controllarlo. Cosa posso fare?
È possibile lavorarci sopra e magari
eliminarlo?
Eventuale soluzione
- In linea di mas-
sima, la reazione corretta dell’attrez-
zo determina il volo altrettanto stabile
della freccia. Detto questo, quando ti
accorgi di stringere l’arco, devi anche
accettare, tuo malgrado, un risultato
disastroso della rosata, a meno che
non tenti e decidi di cambiare le cose
e ti assicuro che questo è possibile.
Quando stringi consapevolmente o
inavvertitamente l’arco, questo avvie-
ne per due motivi: 1 - nel corso base
qualcuno doveva già insegnarti a non
stringerlo; 2 - perché emerge un pro-
cesso di riflesso condizionato e incon-
sciamente hai il timore che l’arco ti
sfugga dalla mano e ti assicuro che
neanche la dragona riesce a risolvere
il problema.
Infatti, quando ti accorgi che le tue
frecce cambiano posizione e vanno
alte oppure basse e non capisci il mo-
tivo, una delle ragioni è da attribuire
alla rigidità delle dita e del polso. Il
contrasto sull’impugnatura non avvie-
ne mai nella stessa direzione. Se con-
trariamente ruota a destra oppure a
sinistra, oltre al polso rigido, stai strin-
gendo con il pollice e ti assicuro che
questo fa dei danni enormi.
La prima
operazione da fare è un esercizio di
particolare interesse ed efficacia, che
oltre a mettere in evidenza il proble-
ma, sarà in grado con un po’ di pa-
zienza e tenacia di eliminarlo.
Vuoi fare una domanda
all’arco parlante?
Scrivi a
vscaramuzza@tiscali.it